Project Apollo Archive, gli scatti “vintage” della Nasa spopolano on line
Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, agli astronauti in orbita con gli equipaggi Apollo veniva consegnata una macchina fotografica modello Hasselblad. Assieme a cineprese e altri strumenti, serviva per documentare le missioni. Tra queste, anche lo sbarco sulla luna. All’epoca, le foto scattate furono utilizzate su svariati canali e strumenti di comunicazione, quasi sempre in bassa risoluzione. Quindi le pellicole originarie finirono in un freezer, all’interno di un archivio, e per anni nessuno le ha più utilizzate.
Tutto ciò fino all’avvento del web. Nel 2004 infatti, le pellicole furono “scongelate” e si cominciò a scannerizzarne le immagini, per la successiva pubblicazione degli scatti sul sito e gli altri strumenti di comunicazione on line della Nasa. Quasi sempre però, e come di norma per i media digitali, anche in questo caso si utilizzarono delle immagini a bassa risoluzione, o comunque ritagliate e ridimensionate rispetto ai formati originari. Kippe Teague, volontario presso il NASA History Office e tra i curatori dell’Apollo Lunar Surface Journal, approfittò però dell’occasione per farsi consegnare delle versioni in alta risoluzione in formato TIFF degli scatti su DVD, e cominciò a elaborare un’idea che di recente si è trasformata in una iniziativa di enorme successo.
Il suo nome è Project Apollo Archive ed è sul portale fotografico Flickr che si è sviluppata, guadagnando subito una estrema popolarità. Teague vi ha già pubblicato più di 8.400 foto delle missioni spaziali in alta risoluzione e in pubblico dominio, ossia a disposizione per qualsiasi tipo di riutilizzo. E un altro migliaio, stando a quanto dichiarato dallo stesso Teague, sarebbe prossimo alla pubblicazione.
Accedendo alla gallery, è possibile ammirare una serie davvero impressionante di scatti presi in occasione dei lunghi viaggi spaziali, ma anche durante momenti di relax e condivisione tra gli astronauti. A rendere ancora più interessante il tutto, quel tocco autenticamente vintage fatto di grane e porosità molto accentuate, colori sbiaditi, sovra o sottoesposizioni esagerate e messe a fuoco non sempre ottimali. Un vero e proprio marchio di fabbrica per le foto scattate con le camere Hasselblad.
Tale il loro fascino, che come ormai sempre più spesso avviene sui media digitali, è bastato poco tempo perché l’archivio di Teague divenisse la base per rielaborazioni e nuovi lavori da parte di fotografi, videomaker, grafici e semplici appassionati. L’edizione internazionale di Wired ha segnalato alcuni dei remix più notevoli, tra i quali un video in stop motion realizzato con centinaia di scatti, un filmato di animazione che sembra restituire un tocco di assoluta contemporaneità alle foto, e alcune rielaborazioni vintage-pop di una utente di Instagram dal sapore decisamente onirico.
Qualcuno potrebbe pensare che magari alla NASA si storca il naso al cospetto di tutto ciò, ma dovrà ricredersi. “Siamo molto entusiasti di come le persone stiano riusando i nostri contenuti in maniera così creativa e innovativa”, ha dichiarato la portavoce dell’agenzia Sarah Ramsey. “Si tratta di utilizzi che supportiamo e approviamo per finalità scientifiche, educative e di intrattenimento. Queste immagini ispireranno la ‘Generazione Marte’ ad affrontare le nuove sfide di conoscenza ed esplorazione che incontreremo lungo il nostro percorso”.