Stevenson, London e Wilde, la letteratura anglo-americana rivive on line

L’Harry Ransom Center della University of Texas ha digitalizzato circa 22.000 documenti, tra cui manoscritti, lettere, diari e illustrazioni, realizzati da alcuni dei più influenti scrittori in lingua inglese degli ultimi secoli

L’Harry Ransom Center della University of Texas ha pubblicato on line circa 22.000 immagini ad alta risoluzione ricavate dalla digitalizzazione di opere, manoscritti, disegni e altri contenuti realizzati da numerosi scrittori americani e statunitensi degli ultimi secoli. Tra gli altri, Oscar Wilde, Robert Louis Stevenson e Jack London. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito del progetto REVEAL (Read and View English & American Literature) e il suo lancio è corrisposto con l’adozione di nuove policy di accesso ai materiali di pubblico dominio custoditi presso il centro. Ques’ultimo agisce sia come biblioteca sia come museo e ha acquisito di recente collezioni letterarie di particolare rilevanza, tra le quali ad esempio gli archivi di David Foster Wallace Gabriel García Márquez.

Navigando tra i contenuti della collezione, è possibile trovare i documenti più svariati, dalle lettere degli autori ai propri conoscenti e colleghi, ai loro manoscritti, fino a schizzi e disegni, a ulteriore testimonianza della loro creatività. Citando alcuni esempi, l’istituzione texana fa riferimento alla corrispondenza privata di Jack London, agli oscuri disegni a tema architettonico partoriti dalla mente di Thomas Hardy e a numerosi altri scritti vergati da autori di fondamentale importanza e influenza quali, oltre a quelli già citati, Katherine Mansfield e Henry David Thoreau.

Spiegando il senso dell’operazione sul sito Hyperallergic, il responsabile dei servizi legati alla fruizione delle collezioni digitali Liz Gushee ha affermato che si tratta di un nuova modalità per adempiere a quella che è e resta la mission del centro, vale a dire “incoraggiare il senso di scoperta e ispirare la creatività delle persone condividendo le nostre incredibili collezioni”. “Adottando una nuova policy di libero accesso, e rimuovendo in tal modo il precedente sistema di permessi e pagamenti – ha aggiunto Gushee -  possiamo agevolare concretamente l’uso creativo di questi materiali da parte di chiunque interessato, per qualsiasi motivo.” Dall’articolo si apprende anche che il Ransom Center ha intenzione di digitalizzare ulteriori contenuti e renderli quanto prima accessibili sulle pagine del proprio portale. Su di esse intanto, per ogni autore è già possibile leggere una breve scheda descrittiva e da lì accedere alle scannerizzazioni ad alta risoluzione dei manoscritti, dei disegni e degli altri materiali riversati in digitale.

Si tratta di una collezione nella quale vale la pena di rovistare – scrive Hyperallergic – per imbattersi ad esempio in un diario di scritti e disegni realizzati dal poeta e pittore Dante Gabriel Rossetti, o consultare la lista dei libri preferiti da Robert Louis Stevenson (pesantemente influenzato dalla Bibbia e da Shakespeare). Ci sono anche curiosità, quali una ciocca di capelli giunta dal letto di morte dell’autore di Vanity Fair William Makepeace Thackeray, i giocosi versi illustrati che l’autore dell’opera “The Gift of the Magi” O. Henry disegnò per sua figlia, e i disegni architettonici estremamente dettagliati con cui Thomas Hardy documentò il restauro della St. Juliot’s Church in Cornovaglia.

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