Un nuovo approfondimento sul Data Governance Act
Su Agenda Digitale, un nuovo approfondimento a firma Riccardo Berti e Franco Zumerle fornisce ulteriori punti di vista sul Data Governance Act, proposta di Regolamento comunitario - presentata su inziativa della Commissione Europea nello scorso febbraio, e approvata dal Parlamento europeo a inizio aprile - con la quale si punta a massimizzare il valore economico dei dati.
Nell'introduzione dell'articolo, si legge quanto segue: "Il 6 aprile scorso il Parlamento Europeo ha adottato il Data Governance Act (DGA), uno dei pilastri della Strategia europea in materia di dati. Il testo, approvato a larga maggioranza dal Parlamento (501 voti favorevoli, 12 contrari e 40 astensioni), verrà ora sottoposto all’approvazione del Consiglio, per poi essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Verosimilmente il suo testo definitivo, approvato dal Parlamento, costituirà un ulteriore affinamento della proposta che è stata sottoposta a pubblica consultazione sul finire del 2020 e che ha raccolto perplessità e correttivi da parte delle varie autorità consultate nelle fasi precedenti l’approvazione dell’atto. Il regolamento infatti ha l’obiettivo di semplificare il riutilizzo dei dati da parte delle Autorità europee, creando uno spazio digitale europeo che sia sicuro e percepito come affidabile dagli interessati e operatori. Riutilizzare in maniera sicura i big data in possesso delle amministrazioni pubbliche è infatti un passaggio essenziale per permettere avanzamenti tecnologici e scientifici e per consentire attività di ricerca, pensiamo ad esempio all’intelligenza artificiale (lo stesso comunicato stampa con cui il Parlamento UE ha annunciato l’approvazione del Data Governance Act afferma che “l’uso dei big data è essenziale per sbloccare il potenziale dell’intelligenza artificiale”)".
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