L’Università di Princeton ha digitalizzato parte dei documenti scritti personalmente dallo scienziato. 13 volumi, ora accessibili a chiunque, che permettono di far luce sulla vita pubblica e privata di uno dei personaggi più influenti del secolo scorso
La Digital Preservation Coalition ha pubblicato la seconda edizione del report dedicato al modello di riferimento per eccellenza per chi si occupa di conservazione digitale
Mentre il sobborgo è nuovamente sotto i riflettori, cresce il progetto di web archiving della Università di St. Louis per la raccolta delle fonti e risorse on line che documentano i movimenti seguiti al tragico evento dello scorso agosto
L’anno prossimo a Nottingham aprirà un centro culturale dedicato alla loro conservazione e valorizzazione. E intanto l’Internet Archive ha fatto impazzire il web pubblicando una collazione di 900 titoli, risalenti agli anni ’70, ‘80 e ’90, ai quali si può giocare direttamente on line
È pericoloso pensare che i servizi del web 2.0 siano nuovi giganteschi archivi al servizio dell’umanità. Per dimostrarlo, la ricercatrice americana Alexandra Juhasz ha dedicato un videolibro alla piattaforma utilizzando i suoi strumenti per scriverlo
L’American Folklife Center ha lanciato un progetto collettivo on line: chiunque può postare foto su Flickr per raccontare come si celebrano Halloween e il Giorno dei Morti nelle varie comunità degli Stati Uniti
O meglio, ogni archivista dovrebbe ormai essere anche digitale. Così la pensa Sibyl Schaefe del Rockefeller Archive Center, secondo la quale la professione non può più prescindere dalla conoscenza e dall’uso degli strumenti informatici
Non basta agire. Serve anche documentare, e bene, per creare contenuti che siano accessibili anche agli storici di domani. Questa la molla che ha spinto un gruppo di archivisti, capitanati da un professore della NY University, ad insegnare le “buone maniere” della produzione digitale ai ragazzi dei movimenti americani
Il documento è a cura di Nestor, l’organizzazione di riferimento in Germania per le tematiche e le attività di conservazione digitale
Prosegue il progetto Time Machine, finalizzato alla digitalizzazione delle fonti custodite nell’Archivio di Stato della città lagunare. L’obiettivo è di preservarle nel lungo periodo e renderle accessibili a storici, ricercatori e appassionati
Sul blog The Signal, l’esperto di conservazione digitale Peter Chan ha provato a elencare i principali compiti che caratterizzano la sua professione e le competenze necessarie per svolgerli al meglio
Per rendere accessibili on line i 137 milioni di opere custoditi nei 19 Musei e 9 centri di ricerca facenti capi all’istituzione, sono stati allestiti un ufficio e una piattaforma on line. Chiunque interessato può offrire il proprio contributo alla trascrizione digitale delle opere
È brasiliano, possiede milioni di dischi, e continua ad acquistarne in preda a un’ossessione che ha a che fare anche con la voglia di preservare uno sterminato patrimonio musicale dall’oblio. Ad agosto la sua interessantissima storia è stata raccontata sulle pagine del New York Times
Da anni, Danah Boyd studia i giovani in rete. Le sole tracce che lasciano on line, spiega a The Signal, non sempre bastano per capire le loro storie. Ma le istituzioni culturali, sostiene, dispongono dei saperi ideali per non incappare in simili errori
Altro che distinzione tra cultura alta e cultura bassa: secondo lo studio Henry Jenkins, intervistato da The Signal, le community on line e le istituzioni della conservazione devono lavorare fianco a fianco per preservare dall’oblio la produzione culturale dei nostri giorni
Il team di Archive-It ha raccolto e archiviato decine di pagine e altre risorse web sui disordini accaduti a St. Louis, nel Missouri, in agosto
Le immagini sono state estratte, con tanto di tag testuali, da 2 milioni di volumi scannerizzati presso l’Internet Archive. Alla base dell’ operazione, l’intuizione di un giovane ricercatore molto probabilmente destinata a lasciare il segno
La statunitense Amanda Brennan si occupa della catalogazione di contenuti virali condivisi on line. Il blog The Signal l’ha intervistata per cercare di capire come cambia la sua professione nell’era di Internet
30 milioni di documenti relativi a crimini, e 83 milioni di tessere contenenti le impronte di altrettanti cittadini sono stati riversati su un nuovo database on line. Grazie a ciò si abbattono drasticamente i tempi per effettuare incroci e controlli
Il 14 ottobre, a Girona, previsto un intervento sulle criticità affrontate dal Polo archivistico nella conservazione a lungo termine della documentazione digitale, con particolare riferimento a quella sanitaria