On line gli archivi della Commissione di inchiesta sulla P2

La Rete degli archivi per non dimenticare e la Direzione generale per gli archivi hanno avviato un percorso per digitalizzare e divulgare fonti e documenti sugli anni di piombo. Primo passo, la pubblicazione degli atti prodotti dalla Commissione Anselmi sulla loggia massonica

L’applicazione web per accedere agli atti è on line da lunedì 5 maggio all’indirizzo fontitaliarepubblicana.it. La sua realizzazione è frutto di un lavoro congiunto tra la Rete degli archivi per non dimenticare – che riunisce più di sessanta tra associazioni, centri di documentazione, fondazioni, archivi di Stato e istituti privati impegnati in attività di conservazione di documenti relativi al terrorismo, all'eversione, alla violenza politica e alla criminalità organizzata – e la Direzione generale per gli archivi. Una prima collaborazione tra le due realtà aveva portato alla realizzazione del sito della Rete, che permette di accedere a documenti e fonti storiche, così come a testimonianze e buone pratiche messe in campo da storici e archivisti per ampliare la comprensione dei decenni passati.

Proseguendo su questa scia di digitalizzazione, documentazione e divulgazione, nasce ora fontitaliarepubblicana.it, che al momento permette di accedere, anche grazie a un motore di ricerca, ai 160 volumi prodotti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia massonica P2, istituita nel 1981 e operativa fino al 1985 sotto la guida di Tina Anselmi. Si tratta però solo del primo passo di un più ampio progetto, perché quello cui si tende è la pubblicazione dell’intero corpus dei documenti pubblici relativi agli eventi che caratterizzano i cosiddetti anni di piombo.

Annunciando la novità nel corso di un convegno svoltosi il 5 maggio presso la sede dell’Archivio di Stato di Firenze, la giornalista Benedetta Tobagi – figlia del giornalista del Corriere della Sera Walter ucciso dalle Brigate Rosse nel 1980, ed esponente della Rete degli archivi per non dimenticare – ha sottolineato il grande passo in avanti che si potrà fare ora che i documenti su questo particolare periodo della storia italiana sono on. "I volumi messi insieme da Tina Anselmi sono stati pubblicati in ritardo e con un indice fumoso, a tratti incomprensibile”, ha dichiarato in proposito, ricordando una vicenda riguardante proprio suo padre. "Nel sommario cartaceo relativo alla sua morte – ha dichiarato a riguardo – non c'era traccia del volantino di rivendicazione dell'assassinio, mentre nel pdf, grazie al motore di ricerca, ora si trova. E chiunque – ha aggiunto – potrà accedere agli atti dal suo computer senza dover andare per forza alla Camera. La commissione sulla P2 ha fatto scoperte che sono state sottovalutate".

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