Intelligence e UFO: on line i vecchi segreti della CIA
La CIA ha pubblicato on line circa 13 milioni di pagine scannerizzate appartenenti a documenti declassificati. L’archivio CREST, questo il suo nome che sta per “CIA Records Search Tool”, è composto da quasi 800.000 documenti e la loro pubblicazione è avvenuta a seguito di prolungate richieste e iniziative legali nei confronti dell’agenzia in nome del Freedom Of Information Act americano. Finora queste informazioni erano state accessibili solo ed esclusivamente presso la sede dei National Archives del Maryland.
Tra i documenti pubblicati on line figurano rapporti su presunti avvistamenti di UFO, i carteggi di Henry Kissinger, Segretario di Stato durante le Presidenze Nixon e Ford, e centinaia di migliaia di pagine estrapolate da rapporti di intelligence e ricerche scientifiche. Di rilevante interesse sono anche i resoconti di alcuni esperimenti psichiatrici condotti nell’ambito del programma Stargate, per lungo tempo oggetto di interesse da parte di numerose teorie cospirazioniste. A questo “filone” appartengono anche diversi documenti riguardanti i testi dal famoso psichiatra Uri Geller nel 1973. Tra le altre “stranezze” spiccano una collezione di report su presunti piattini volanti e svariate formule per realizzare l’inchiostro invisibile.
Per la pubblicazione di questi documenti, informa la BBC, gran parte del merito va attribuito all’associazione MuckRock. È su iniziativa di questo gruppo, molto attivo sulle tematiche della libertà di informazione, che la CIA ha dovuto affrontare un processo durato più di due anni conclusosi con la decisione di rendere accessibili i documenti on line.
In parallelo, il giornalista Mike Best aveva avviato negli scorsi anni una campagna di crowdfounding, raccogliendo più di 15.000 dollari, spesi per visitare gli archivi del Maryland, stampare e digitalizzare i documenti declassificati, e quindi pubblicarli on line, con lo scopo di persuadere la CIA a renderli accessibili. “Stampando e scannerizzando questi documenti a spese della CIA - ha affermato Best - ho contribuito a fare in modo che si cominciasse a diffonderli liberamente on line, fornendo all’agenzia anche un pretesto di natura economica affinché prendesse una decisione definitiva in tal senso”.