Utenti ma anche partner: Singapore punta sul citizen archivism

I National Archives del Paese asiatico chiedono un contributo ai propri cittadini per velocizzare l’alimentazione del proprio archivio digitale on line. È possibile collaborare in due modi: descrivendo le immagini o trascrivendo contenuti testuali

I National Archives of Singapore (NAS) hanno lanciato il “The Citizen Archivist Project”, chiedendo ai cittadini di aiutarli a velocizzare l’alimentazione del proprio catalogo digitale “Archives Online”. Chiunque interessato può contribuire in due modi: descrivendo le immagini o trascrivendo i documenti testuali.

Per quanto riguarda le immagini, la richiesta è di descriverle con “etichette che ne permettano una facile reperibilità dei contenuti da parte di chi li sta cercando”. Gli stessi promotori del progetto riconoscono che l’invito si presta a interpretazioni molto soggettive. Anche per questo motivo, precisano che l’inserimento delle immagini nel proprio archivio digitale avverrà solo quando, a loro giudizio, si sarà raggiunta un adeguato livello di descrizione.

Per i documenti testuali invece, ogni trascrizione sarà inviata in revisione e da lì approvata, con conseguente inserimento del documento in formato pdf nell’archivio digitale. Se invece la qualità del contributo sarà giudicata non soddisfacente, il documento sarà ricollocato tra quelli che necessitano di ulteriori contributi da parte degli utenti.

L’intero processo è costantemente monitorato dallo staff degli Archivi Nazionali, non solo per garantire il mantenimento di adeguati livelli qualitativi, ma anche per evitare che qualcuno possa approfittare dell’occasione per diffamare o minacciare terzi, diffondere messaggi volgari o razzisti, o pubblicizzare prodotti e servizi.

Anche per questo motivo, i cittadini possono contribuire al progetto solo dopo essersi registrati on line. Grazie a ciò gli utenti possono anche disporre di un cruscotto delle proprie attività e in aggiunta possono essere “ricompensati” dai promotori del progetti, ad esempio attraverso inviti a eventi e iniziative speciali. La prima forma di ringraziamento simbolico sarà comunque l’inserimento dei nomi di tutti i collaboratori nei metadati dell’archivio digitale.

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