È a partire da questa forzatura, e in particolare dal paragone con l’incendio della biblioteca di Alessandria, che un articolo dell’Economist sostiene l’importanza di tracciare la memoria di Internet e conservare, specie attraverso iniziative pubbliche, i tanti dati, contenuti e documenti che rischiano di scomparire a causa del sempre più frenetico e incessante cambiamento tecnologico
Notizie
OAIS (Open Archival Information System), il più importante standard per la conservazione digitale a lungo termine, è stato aggiornato e approvato formalmente da ISO (ISO 14721:2012). Un post sul blog di Barbara Sierman riassume ed elenca le principali novità contenute nell’aggiornamento
Come cambia il lavoro di archivisti e curatori quando le opere nascono in digitale e spesso rischiano di scomparire a causa dell’obsolescenza di software e supporti? Alla domanda prova a rispondere il blog sulla conservazione digitale della Library of Congress, facendo luce su un progetto della New York Public Library che ha permesso di recuperare importanti materiali musicali appartenuti ad un artista scomparso a soli 35 anni
Facendo riferimento all’edizione americana di Wired, il Post ha sintetizzato e ricostruito la singolare vicenda del giornalista Mat Honan, vittima di un attacco hacker andato a segnato sfruttando molteplici falle di sicurezza dei tanti servizi on line quotidianamente usati da milioni di utenti, e simbolo involontario di uno scenario che vede sempre più minacciata, spesso anche da rischi gravissimi, la gestione dei dati personali gestiti tramite cloud computing
Il report è disponibile in inglese sul sito di OCLC Research ed è dedicato agli operatori alle prese con la gestione e l’archiviazione di contenuti generati in digitale e salvati su supporti fisici
Un progetto promosso dal Tribunale di Bologna, dall’Archivio di Stato e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna porterà a digitalizzare e rendere liberamente consultabili in rete i fascicoli giudiziari. Fondamentale il contributo del Polo Archivistico Regionale dell’Emilia-Romagna, che provvederà alla corretta conservazione digitale di questa importante documentazione storica
Nella notte del 29 giugno una tempesta abbattutasi sulla costa est degli Stati Uniti ha causato il blocco di alcuni servizi in remoto messi a disposizione da Amazon per il funzionamento di numerose applicazioni web, tra le quali Netflix, Pinterest e Instagram. Facendo riferimento all’accaduto, la testata americana evidenzia i rischi derivanti da quella che definisce una crescente dipendenza dal cloud computing, e ipotizza alcuni scenari per migliorare le condizioni di sicurezza
È la domanda che si pone Simone Vettore sul blog Memoria Digitale. L’autore fa riferimento alla progressiva “scomparsa dei documenti”, intesi come contenuti fissi e immodificabili e per questo archiviabili, causata dalla esplosione dei dati, elementi di informazione elementari che possono essere ricombinati per la creazione di svariati tipi di contenuti, e che per l’autore necessitano di particolari attenzioni da parte di chi si occupa degli aspetti di conservazione
Dalle pagine di Wired Guido Scorza presenta il progetto “La strage impunita – un FacebookUMENTARIO” , curato dal Isacco Chiaf e finalizzato a usare la timeline di Facebook per raccontare con documenti originali e contenuti multimediali la storia dell’attentato di Piazza della Loggia a Brescia
Nel momento in cui tutti i prodotti culturali possono essere finalmente conservati e preservati grazie ai progressi dell’informatica, l’obsolescenza dei formati e dei software, ma ancora di più gli ostacoli alla fruizione dei contenuti imposti dai produttori, rischiano di lasciare in eredità una storia piena di buchi e vuoti di memoria. Del paradosso si occupa l’Economist con due articoli che sostengono l’importanza di definire regole e più libertà d’azione per le istituzioni volte alla conservazione, a cominciare dalle biblioteche e dagli archivi
Con una lunga riflessione sul blog Memoria Digitale, Simone Vettore traccia un parallelo sul carattere strategico assunto dagli archivi fin dal Medio Evo e arrivando al presente evidenzia l’assoluta necessità di considerare i data center come strutture pubbliche di fondamentale importanza per “il regolare svolgimento della vita digitale di cittadini, aziende ed enti pubblici”
L’iniziativa è stata promossa dalla University of Virginia, negli Stati Uniti, e permetterà all'etnia degli Arapesh di preservare la lingua parlata dai loro avi
Sul blog Memoria Digitale Simone Vettore cita un recente studio che pone seri dubbi sulla reale durata della carta acida, da alcuni indicata come soluzione più economica ed efficace del digitale per la conservazione nel lungo periodo, e ipotizza il doppio binario cartaceo e informatico per arginare l‘obsolescenza dei supporti e il conseguente rischio di perdita delle informazioni
Un progetto internazionale porterà alla digitalizzazione e alla pubblicazione su Internet di circa 2.500 libri greci, ebraici e risalenti al Medio Evo, attualmente custoditi nella Biblioteca Vaticana e in quella Bodleiana di Oxford. Tra le opere figurano anche la Bibbia latina di Johann Gutenberg, scritti di Omero, Sofocle, Platone e Ippocrate, i codici del Nuovo Testamento e il Sifra ebraico
Lo strumento, realizzato su iniziativa del Centro Studi ed Iniziative Culturali Pio La Torre e dell’Archivio storico della Camera dei Deputati, raccoglie e presenta documenti storici, documenti ufficiali e materiali relativi all’attività del dirigente politico e sindacale siciliano ucciso dalla mafia nel 1982
Sul sito di Rivista Studio Davide Coppo riflette sul mito del mondo paperless e ipotizza che molto più probabilmente nei prossimi anni si tenderà ad usare la carta meno nei grandi processi produttivi, quale ad esempio quello editoriale, ma sempre molto come “supporto fisico quotidiano per l’organizzazione del lavoro, la catalogazione e l’occupazione di spazio”
Il programmatore del celebre videogioco creato nel 1989 ha annunciato di avere ritrovato i codici sorgente della sua creazione, scomparsi da una decina di anni, e che è ora al lavoro per provare a riversarli sui supporti odierni e renderli così disponibili per progettare nuove versioni del gioco. La vicenda sottolinea ancora una volta l'importanza di un corretto approccio alla conservazione digitale, per fare fronte all'obsolescenza di supporti fisici e software, e preservare il nostro patrimonio culturale realizzato in digitale
L’iniziativa è promossa dalla Hebrew University e permetterà di digitalizzare l’intero patrimonio di documenti appartenente al premio Nobel per la fisica
60.000 mappe storiche disegnate dal 1500 ad oggi sono raccolte e presentate on line per storici appassionati e curiosi in un sito realizzato su iniziativa dell’Università di Portsmouth
Un articolo del New York Times, ripreso dal sito della rivista italiana Studio, illustra il nuovo, ambizioso progetto del creatore dell’Internet Archive, creato anni fa per conservare e salvare dall’oblio centinaia di migliaia di pagine web. Stavolta dai bit si passa alla carta, nel tentativo di collezionare tutti i libri finora stampati in un’immensa arca della conoscenza mondiale