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Dai documenti ai dati, quali conseguenze per l’archivistica? Dai documenti ai dati, quali conseguenze per l’archivistica?

È la domanda che si pone Simone Vettore sul blog Memoria Digitale. L’autore fa riferimento alla progressiva “scomparsa dei documenti”, intesi come contenuti fissi e immodificabili e per questo archiviabili, causata dalla esplosione dei dati, elementi di informazione elementari che possono essere ricombinati per la creazione di svariati tipi di contenuti, e che per l’autore necessitano di particolari attenzioni da parte di chi si occupa degli aspetti di conservazione

Le stragi di Stato su Facebook, la memoria si fa social Le stragi di Stato su Facebook, la memoria si fa social

Dalle pagine di Wired Guido Scorza presenta il progetto “La strage impunita – un FacebookUMENTARIO” , curato dal Isacco Chiaf e finalizzato a usare la timeline di Facebook per raccontare con documenti originali e contenuti multimediali la storia dell’attentato di Piazza della Loggia a Brescia

Conservazione digitale, un futuro senza passato? Conservazione digitale, un futuro senza passato?

Nel momento in cui tutti i prodotti culturali possono essere finalmente conservati e preservati grazie ai progressi dell’informatica, l’obsolescenza dei formati e dei software, ma ancora di più gli ostacoli alla fruizione dei contenuti imposti dai produttori, rischiano di lasciare in eredità una storia piena di buchi e vuoti di memoria. Del paradosso si occupa l’Economist con due articoli che sostengono l’importanza di definire regole e più libertà d’azione per le istituzioni volte alla conservazione, a cominciare dalle biblioteche e dagli archivi

Dai castelli ai data center, negli archivi digitali gli arsenali della nuova era Dai castelli ai data center, negli archivi digitali gli arsenali della nuova era

Con una lunga riflessione sul blog Memoria Digitale, Simone Vettore traccia un parallelo sul carattere strategico assunto dagli archivi fin dal Medio Evo e arrivando al presente evidenzia l’assoluta necessità di considerare i data center come strutture pubbliche di fondamentale importanza per “il regolare svolgimento della vita digitale di cittadini, aziende ed enti pubblici”

Conservazione, il futuro è di carta? Conservazione, il futuro è di carta?

Sul blog Memoria Digitale Simone Vettore cita un recente studio che pone seri dubbi sulla reale durata della carta acida, da alcuni indicata come soluzione più economica ed efficace del digitale per la conservazione nel lungo periodo, e ipotizza il doppio binario cartaceo e informatico per arginare l‘obsolescenza dei supporti e il conseguente rischio di perdita delle informazioni

Manoscritti e incunaboli, un milione e mezzo di pagine on line Manoscritti e incunaboli, un milione e mezzo di pagine on line

Un progetto internazionale porterà alla digitalizzazione e alla pubblicazione su Internet di circa 2.500 libri greci, ebraici e risalenti al Medio Evo, attualmente custoditi nella Biblioteca Vaticana e in quella Bodleiana di Oxford. Tra le opere figurano anche la Bibbia latina di Johann Gutenberg, scritti di Omero, Sofocle, Platone e Ippocrate, i codici del Nuovo Testamento e il Sifra ebraico

Antimafia e memoria, on line l’archivio digitale intitolato a Pio Latorre Antimafia e memoria, on line l’archivio digitale intitolato a Pio Latorre

Lo strumento, realizzato su iniziativa del Centro Studi ed Iniziative Culturali Pio La Torre e dell’Archivio storico della Camera dei Deputati, raccoglie e presenta documenti storici, documenti ufficiali e materiali relativi all’attività del dirigente politico e sindacale siciliano ucciso dalla mafia nel 1982

Estinzione o altri usi: quale futuro per la carta? Estinzione o altri usi: quale futuro per la carta?

Sul sito di Rivista Studio Davide Coppo riflette sul mito del mondo paperless e ipotizza che molto più probabilmente nei prossimi anni si tenderà ad usare la carta meno nei grandi processi produttivi, quale ad esempio quello editoriale, ma sempre molto come “supporto fisico quotidiano per l’organizzazione del lavoro, la catalogazione e l’occupazione di spazio”

Il caso Prince of Persia: quando conservare male può causare gravi perdite Il caso Prince of Persia: quando conservare male può causare gravi perdite

Il programmatore del celebre videogioco creato nel 1989 ha annunciato di avere ritrovato i codici sorgente della sua creazione, scomparsi da una decina di anni, e che è ora al lavoro per provare a riversarli sui supporti odierni e renderli così disponibili per progettare nuove versioni del gioco. La vicenda sottolinea ancora una volta l'importanza di un corretto approccio alla conservazione digitale, per fare fronte all'obsolescenza di supporti fisici e software, e preservare il nostro patrimonio culturale realizzato in digitale

Dall’Internet Archive all’arca dei volumi, la nuova scommessa di Brewster Kahle Dall’Internet Archive all’arca dei volumi, la nuova scommessa di Brewster Kahle

Un articolo del New York Times, ripreso dal sito della rivista italiana Studio, illustra il nuovo, ambizioso progetto del creatore dell’Internet Archive, creato anni fa per conservare e salvare dall’oblio centinaia di migliaia di pagine web. Stavolta dai bit si passa alla carta, nel tentativo di collezionare tutti i libri finora stampati in un’immensa arca della conoscenza mondiale

Dirito all’oblio o copyright sulla storia? Dirito all’oblio o copyright sulla storia?

Con un commento su Il Post, l’avvocato Carlo Blengino propone una riflessione sull’articolo 17 della nuova proposta di regolamento comunitario in materia di diritto alla privacy. Un diritto che va tutelato, sostiene, ma che come quello relativo alla proprietà intellettuale non può non fare i conti con la sedimentazione di un vero e proprio “DNA dell’umanità” sulle reti e nei server dell’intero pianeta

StoryCorps, un archivio per la storia orale degli States StoryCorps, un archivio per la storia orale degli States

Presentando un video ricavato da una vicenda realmente accaduta, un breve articolo de Il Post illustra il progetto di un’associazione americana che sta raccogliendo e registrando storie di vita e racconti di migliaia di cittadini, per poi conservarle presso la Biblioteca del Congresso

Il file sharing e gli amanuensi dell’era digitale Il file sharing e gli amanuensi dell’era digitale

Commentando la notizia della recente chiusura di Megavideo, dalle colonne di Punto Informatico Massimo Mantellini riflette a margine sulla pratica dello scambio in peer to peer di file tra gli utenti della rete, definendola una “funzione sociale inedita e necessaria” che garantisce una fondamentale opera di conservazione della memoria digitale, e che in quanto tale andrebbe in qualche modo salvaguardata

Germania, un puzzle digitale ricostruisce gli archivi della Stasi Germania, un puzzle digitale ricostruisce gli archivi della Stasi

Un articolo del Post presenta un progetto che sta portando alla ricostruzione di migliaia di documenti semi-distrutti dalla polizia segreta della Repubblica Democratica Tedesca alla vigilia della caduta del Muro. Circa 600 milioni di pezzetti di carta contenuti in 16.000 pacchi sono ora ricomposti ad un nuovo software che digitalizza i frammenti e li compone in immagini

America, i virus cancellano anche gli ergastoli America, i virus cancellano anche gli ergastoli

Punto Informatico rende conto di una singolare vicenda che porterà all’annullamento della condanna, e alla ripetizione del processo, nei confronti di un giovane accusato di omicidio. Tutto nasce dalla perdita degli atti ufficiali del primo processo, salvati solo sul computer dello stenografo e andati distrutti a causa di un virus

America, ancora ritardi per l’archivio digitale dell’FBI America, ancora ritardi per l’archivio digitale dell’FBI

Un report pubblicato on line dal Dipartimento della Giustizia statunitense certifica un ulteriore slittamento dei tempi per la messa a regime del sistema informatico Sentinel, che dovrebbe digitalizzare l’intera gestione delle pratiche in capo al Federal Bureau of Investigation. All’origine del ritardo, problemi di tenuta hardware riscontrati in un test svolto di recente

Scoppia Eraseragate, in America la (non) conservazione dei dati diventa un caso politico Scoppia Eraseragate, in America la (non) conservazione dei dati diventa un caso politico

Il Post rende conto della vicenda che sta interessando Mitt Romney, candidato alle prossime primarie repubblicane, e che parte dalla cancellazione dei dati prodotti e archiviati durante il suo mandato di governatore del Massachusetts, dal 2003 al 2007. Una questione spinosa e controversa, si legge nell’articolo, anche a causa della scarsa chiarezza delle norme americane in materia di conservazione dei documenti amministrativi

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ultima modifica 2024-04-22T12:16:31+02:00
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