“Archivismi”: conservare la memoria digitale per testimoniare il suo valore fondamentale
Con la rubrica “Cassandra Crossing”, dal 2003 l’esperto di nuove tecnologie Marco Calamari pubblica riflessioni periodiche sulla società digitale. Nata inizialmente su Punto Informatico, la rubrica è successivamente stata ospitata su svariati altri canali e piattaforme, tra cui Zeus News, dove tuttora viene pubblicata con regolarità, il profilo Medium dell’autore, sul quale gli articoli compaiono in prima battuta, e altre testate, anche cartacee.
Tra i vari temi di interesse, Calamari dedica da sempre particolare attenzione alla conservazione della memoria digitale. Così, a partire dallo scorso novembre, anche per dare ulteriore impulso alla sua attività di divulgazione in materia, ha descritto il percorso metodologico e tecnico che lo ha portato a salvare sull’Internet Archive i 566 numeri della rubrica fin qui pubblicati e i circa 100 video del contenitore multimediale parallelo “Quattro chiacchiere con Cassandra”.
L’intero percorso - che contempla anche l'intervento messo in atto per assicurarsi che una memoria ottica contenente tutte le uscite della rubrica venga archiviata offline presso l’Arctic World Archive delle isole Svalbard - viene descritto con grande dovizia di particolari.
Il duplice e complementare intento è da un lato evidenziare gli aspetti più prettamente tecnici e archivistici che contraddistinguono operazioni di questa tipologia e, dall'altro, sensibilizzare, anche attraverso questo taglio fortemente operativo, sull’importanza della salvaguardia della memoria digitale, fondamentale missione portata avanti da istituzioni come l’Internet Archive o lo stesso archivio norvegese.