Approvato in via definitiva il decreto correttivo al Codice dell'Amministrazione Digitale

La norma modifica e integra alcune disposizioni dell'impianto originario per accelerare l'attuazione dell'agenda digitale europea e, tra le altre cose, garantire maggiore certezza giuridica in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti digitali

Nella seduta dello scorso 11 dicembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, recante modifiche e integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n 82, ai sensi dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Un comunicato stampa istituzionale informa che "il decreto integra e modifica alcune disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale, in conformità a quanto previsto dalla legge delega, al fine di accelerare l’attuazione dell’agenda digitale europea, dotando cittadini, imprese e amministrazioni di strumenti e servizi idonei a rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale".

Lo stesso comunicato elenca le linee portanti del nuovo intervento legislativo:

  • a. proseguire nell’opera di razionalizzazione delle disposizioni contenute nel Codice dell’amministrazione digitale e di deregolamentazione già avviata con il precedente intervento;
  • b. rafforzare la natura di “carta di cittadinanza digitale” della prima parte del Codice, concentrando in essa le disposizioni che attribuiscono a cittadini e imprese il diritto a una identità e a un domicilio digitale, quello alla fruizione di servizi pubblici online in maniera semplice e mobile-oriented, quello a partecipare effettivamente al procedimento amministrativo per via elettronica e quello a effettuare pagamenti online;
  • c. promuovere integrazione e interoperabilità tra i servizi pubblici erogati dalle diverse amministrazioni;
  • d. garantire maggiore certezza giuridica in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti digitali;
  • e. rafforzare l’applicabilità dei diritti di cittadinanza digitale e accrescere il livello di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in digitale;
  • f. promuovere un processo di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e garantire un utilizzo più efficace dei dati pubblici attraverso moderne soluzioni di data analysis.

Il decreto correttivo al Codice dell'Amministrazione Digitale era stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nello scorso settembre. Quindi era stato sottoposto all'esame del Consiglio di Stato, delle Camere, della Conferenza unificata Stato Regioni e del Garante Privacy, oltre che oggetto di una consultazione pubblica. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'ultima versione approvata in via definitiva negli scorsi giorni, sul sito della Camera dei Deputati è possibile leggere il testo del provvedimento approvato in via preliminare in settembre.

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