Conservazione dei metadati della posta elettronica negli ambiti lavorativi: al via una consultazione sul documento di indirizzo del Garante

Datori di lavoro pubblici e privati e altri portatori di interesse potranno inviare osservazioni sulla congruità del termine massimo di conservazione dei metadati fissato a 7 giorni. Conseguentemente, il Garante ha disposto il differimento dell’efficacia del documento fino al termine della consultazione

Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una consultazione pubblica di 30 giorni sull’impostazione e i contenuti del recente documento di indirizzo “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”. Conseguentemente, ha anche disposto il differimento dell’efficacia del documento fino al termine della consultazione.

Come si apprende da una nota del Garante, la consultazione pubblica riguarda in particolare la  congruità del termine di conservazione dei metadati degli account dei servizi di posta elettronica dei lavoratori (giorno, ora, mittente, destinatario, oggetto, dimensione dell’e-mail), che era stata fissata a un periodo massimo di 7 giorni, differibile di ulteriori 48 ore in presenza di alcune condizioni particolari.

La consultazione è rivolta in particolare ai datori di lavoro pubblici e privati, ai quali si rivolge il documento, agli esperti della disciplina di protezione dei dati e tutti gli altri portatori di interesse. A partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del documento, sarà possibile inviare al Garante osservazioni, commenti, informazioni, proposte e tutti gli altri elementi ritenuti utili, tramite posta ordinaria o alle caselle protocollo@gpdp.it e protocollo@pec.gpdp.it..

Per richiamare l’attenzione su alcuni aspetti che potrebbero essere in contrasto con la disciplina di protezione dei dati e le norme a tutela del lavoratore - si legge nella nota - l’Autorità ha recentemente pubblicato il documento di indirizzo ‘Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati’, con cui - in particolare - veniva indicato in 7 giorni, estensibili di 48 ore per comprovate esigenze, il periodo di conservazione dei metadati degli account dei servizi di posta elettronica. 

Per rispondere alle numerose richieste di chiarimenti ricevute - prosegue la nota - il Garante ha dunque deciso di differire l’efficacia del documento di indirizzo e promuovere una consultazione pubblica di 30 giorni sulle forme e modalità di utilizzo che renderebbero necessaria una conservazione dei metadati superiore a quella ipotizzata nel documento di indirizzo”.

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ultima modifica 2024-02-29T10:15:26+02:00
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