Dal primo luglio in vigore il Regolamento eIDAS

Diventano operative le nuove disposizioni comunitarie in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari. Sul sito di Forum PA un dossier per spiegare e analizzare i principali cambiamenti

Il primo luglio entra in vigore il nuovo Regolamento europeo in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari, noto con l’acronimo eIDAS. Per l’occasione, il sito di Forum PA ha pubblicato un dossier composto da diversi articoli di approfondimento e commento firmato da esperti e di PA digitale e processi di innovazione.

Il dossier è aperto da un intervento di Andrea Servida, coordinatore della task force della Commissione Europea che ha elaborato il nuovo Regolamento, intitolato “Perché eIDAS segna una nuova era per la firma elettronica e i servizi fiduciari”.

“Le disposizioni relative ai servizi fiduciari – si legge in apertura del suo intervento – prendono effetto direttamente in tutti i paesi UE. Firme elettroniche, sigilli, validazioni temporali elettroniche, servizi elettronici di recapito certificato e certificati di autenticazione di siti web potranno essere usati ovunque nell'UE da cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni e godranno dello stesso effetto giuridico aumentando di fatto la certezza legale e la sicurezza delle transazioni elettroniche e favorendo conseguentemente la realizzazione di un mercato unico digitale.

Dal 1° luglio, una firma elettronica qualificata avrà lo stesso valore giuridico di una firma autografa e questo non solo in Italia, ma in tutti i paesi UE. Lo stesso vale per gli altri servizi fiduciari, come ad esempio un recapito certificato che dovrà essere riconosciuto analogamente in Francia o in Bulgaria.

Dal 1° luglio, un marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati farà la sua apparizione per aiutare i consumatori ed il mercato a distinguere tra servizi fiduciari qualificati, per i quali il valore giuridico è più elevato, e servizi fiduciari non-qualificati. Questo marchio di fiducia UE è rappresentato da un "lucchetto" con i colori dell'UE, ideato da uno studente sloveno vincitore del concorso indetto dalla Commissione Europea lo scorso anno che potrà essere usato dai fornitori di servizi qualificati per indicare, sui loro siti web, i servizi qualificati da essi forniti. Il marchio di fiducia UE non solo aiuterà i cittadini, le imprese (in particolar modo le piccole e medie imprese) e le pubbliche amministrazioni nella scelta dei servizi fiduciari a cui affidarsi, ma contribuirà indubbiamente a migliorare la trasparenza del mercato Europeo nonché la fiducia degli utenti nelle transazioni elettroniche…”

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