Firmata la prima convenzione operativa relativa al modello nazionale dei Poli archivistici
L’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, l’Archivio Centrale dello Stato e l’Agenzia per l’Italia Digitale hanno sottoscritto ad inizio agosto una convenzione operativa per la conservazione dei documenti informatici.
La convenzione è il primo esito di un più ampio accordo di collaborazione, sottoscritto lo scorso 25 luglio dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per definire e realizzare una rete nazionale dei poli conservativi distribuiti, e costituire un archivio nazionale della pubblica amministrazione italiana dedicato alla conservazione e all’accesso dei documenti amministrativi informatici. A questo primo accordo ha fatto seguito un’ulteriore intesa operativa, stipulata anche dall’Archivio Centrale dello Stato.
Con questa convenzione L’Archivio Centrale dello Stato e l’Agenzia per l’Italia Digitale intendono avvalersi della “significativa ed elevata competenza nelle problematiche di gestione e conservazione della documentazione digitale” maturata nel corso degli ultimi anni da ParER, per la definizione di un modello tecnologico e organizzativo per la conservazione, l’archiviazione e l’accesso ai documenti amministrativi informatici, e ogni altro oggetto digitale, prodotti dalle pubbliche amministrazioni.
Oggetto della convenzione, infatti, è l’analisi delle procedure tecniche ed organizzative adottate da ParER per la conservazione degli archivi digitali, al fine di contribuire alla predisposizione del modello di riferimento per la realizzazione dei poli conservativi e delle relative linee guida, a cui seguirà una sperimentazione basata sulle soluzioni utilizzate dal Polo archivistico regionale.
Inoltre, la convenzione stabilisce che, in attesa della realizzazione del proprio polo di conservazione digitale, l’Archivio Centrale dello Stato potrà avvalersi della funzione di conservazione del Polo Archivistico, sia per quanto riguarda il proprio archivio digitale, sia per quanto riguarda gli archivi digitali ad esso versati dalle amministrazioni centrali dello Stato. Anche l’Agenzia per l’Italia Digitale conserverà presso ParER alcune tipologie documentali del suo archivio digitale. I dettagli relativi alle modalità di realizzazione di queste sperimentazioni verranno definiti con la stipula di due apposite convenzioni tra le parti in causa.