In Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento comunitario sull’identificazione elettronica e i servizi fiduciari
Il Regolamento europeo N. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, adottato il 23 luglio 2014, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno, che abroga la direttiva 1999/93/CE, è stato pubblicato il 28 agosto nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (EU Official Journal L 257).
Noto anche con l’acronimo eIDAS, electronic IDentification Authentication and Signature (eTS electronic Trust Services), definisce le condizioni per il riconoscimento reciproco in materia di identificazione elettronica e ulteriori regole comuni per le firme elettroniche, l’autenticazione web e i relativi servizi fiduciari per le transazioni elettroniche.
Il Regolamento entrerà in vigore dal 17 settembre, a 20 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, senza la necessità di ulteriori atti di recepimento nei singoli contesti nazionali.
Dando notizia della pubblicazione del Regolamento in Gazzetta Ufficiale, il sito DocPaperless fa una panoramica sulle principali novità introdotte con la sua emanazione.
“Il provvedimento – si legge in apertura – permetterà, in modo progressivo, di adottare a livello europeo un quadro tecnico-giuridico unico, omogeneo ed interoperabile in ambito di firme elettroniche, sigilli elettronici, validazioni temporali elettroniche, documenti elettronici, nonché per i servizi di raccomandata elettronica ed i servizi di certificazione per Autenticazione web.
Sicurezza, certezza giuridica, affidabilità, facile impiego, riservatezza e regole comuni adottate in un mercato unico, come quello transfrontaliero e transettoriale europeo, sono divenuti requisiti fondamentali e necessari nelle transazioni elettroniche tra imprese, pubbliche amministrazioni, professionisti e cittadini.
In linea generale, il regolamento eIDAS non si discosta in modo rilevante dalla disciplina giuridica già introdotta in Italia dal Codice dell’Amministrazione Digitale…”.
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Sullo stesso argomento si rimanda anche all’articolo “Cosa cambia col nuovo Regolamento europeo sull’identificazione elettronica”, pubblicato di recente sulle pagine del nostro sito.