Le attività di restauro nei processi di digitalizzazione delle collezioni

Quali le competenze e abilità necessarie per svolgere questo tipo di attività? Un'intervista alle componenti del team di restauro dei National Archives del Regno Unito fornisce interessanti informazioni in materia

Sul blog dei National Archives del Regno Unito, per la rubrica Behind The Scenes, dedicata alla presentazione delle specificità e competenze professionali che caratterizzano le diverse attività di competenza dell’istituzione, è stata pubblicata un’intervista ad alcune componenti del team di restauro coinvolte nei progetti di digitalizzazione delle collezioni. Si riporta di seguito la traduzione dell’introduzione e delle prime domande e risposte.

“I National Archives digitalizzano oltre 40.000 documenti ogni anno, aumentando notevolmente l'accessibilità online delle collezioni.

Ma come opera il personale dei National Archives per agevolare questo tipo di accesso?

Lavoriamo con una varietà di partner editoriali che scelgono documenti di importanza nazionale, accademica e personale per la digitalizzazione. I documenti selezionati per la digitalizzazione sono disponibili in una varietà di formati e condizioni differenti; quindi, prima dell'imaging, vengono esaminati da un team di restauro. Ciò consente ai team di comprendere le esigenze di restauro e gestione dei documenti.

Se è necessario un trattamento di restauro, esso viene condotto dallo stesso team. I documenti vengono quindi ripresi da un team di fotografi esperti nella gestione di materiale a carattere storico. Prima della pubblicazione, le immagini vengono elaborate per garantire che siano della migliore qualità possibile e includano importanti informazioni descrittive e amministrative incorporate in ciascuna fotografia (chiamate metadati).

Gli archivi nazionali impiegano un team di restauratrici nel dipartimento di cura delle collezioni. Queste professioniste sono specializzati nel trattamento e nella creazione di linee guida specificamente dedicate all'acquisizione di immagini di oggetti, e agli interventi finalizzati a preservare gli oggetti durante i processi di digitalizzazione.

Abbiamo parlato con le componenti di questo team per capire meglio i loro ruoli, i loro percorsi professionali e le competenze necessarie per lavorare come restauratore specializzato in processi di digitalizzazione.

Come ti sei calata nel ruolo di restauro per i progetti di digitalizzazione?

Rebekah: Hai bisogno di una gestione del tempo particolarmente efficace, abbinata alla capacità di registrare accuratamente e risolvere problemi. È importante trovare un modo per acquisire le informazioni in modo accurato e rapido, devi essere molto pragmatico. Lo stesso vale anche nel caso dei trattamenti pratici di restauro: occorrono massima concretezza e concentrazione su quanto tempo occorre per realizzare i tuoi task.

Marta: Concordo, in questo specifico ambito il record keeping è una delle attività più diverse rispetto a quelle per le quali siamo state formate, con particolare enfasi sulla necessità di essere estremamente accurati e dettagliati. Per il lavoro tradizionale registri praticamente tutto e fai foto per ogni caso, comprese tutte le macchie e gli altri segni che si trovano su un documento. Nel campo della digitalizzazione non puoi essere così dettagliato. È quindi per calarsi in questo ruolo è necessario un vero e proprio cambio di mentalità, per mettere a fuoco ciò che è realmente necessario.

Quali competenze hai acquisito sul lavoro?

Flo: Basandomi sui vincoli di tempo, ho imparato a capire che posso prendere decisioni e fidarmi del mio giudizio e di ciò che faccio, ma anche che posso chiedere aiuto quando ne ho bisogno. Col tempo costruisci la fiducia necessaria per pensare: "l’ho già visto, o so cosa occorre fare in questo caso".

In aggiunta ho sviluppato abilità comunicative specifiche. Lavoriamo a stretto contatto con il team e gli operatori di scansione, perché siamo tutti parte del processo di digitalizzazione. Quindi essere in grado di comunicare con loro e condividere reciprocamente conoscenze è una competenza molto importante che tendi a sviluppare.

Camilla: Una cosa che impari molto velocemente è fidarti del tuo giudizio e affinare le tue abilità. O disponi delle competenze per fare una determinata attività oppure no, e nel secondo caso puoi fare riferimento a chi può trasmetterti le informazioni necessarie. È come costruire un manuale delle conoscenze utili cui fare riferimento molto velocemente, che si adatta alle esperienze che accumuli nel tempo e  un catalogo di cose a cui puoi fare riferimento molto rapidamente, e che può adattarsi alle  esperienze e conoscenze che accumuli strada facendo.

È anche importante comprendere i vincoli dell'imaging. A volte, quando hai un oggetto di grandi dimensioni, devi sapere come puoi aiutarlo a maneggiarlo e come può essere fotografato di modo da non metterlo a rischio.

Rebekah: nel corso di formazione che abbiamo svolto prima di cominciare, abbiamo ricevuto elementi introduttivi sul come mappare le condizioni degli oggetti, ma svolgendo questa attività non li abbiamo mai messi realmente in pratica. Di fatto abbiamo sviluppato queste abilità direttamente sul campo, anche se in modalità assolutamente particolari e del tutto legate alla specificità dei processi di digitalizzazione.

Come ha detto Flo, lavoriamo a stretto contatto con il team di scansione e parte del nostro ruolo è fornire indicazioni in materia di trattamento dei record. Per questo un’altra abilità che abbiamo sviluppato ha a che fare col riuscire a trasmettere in modo comprensibile informazioni e concetti in materia di restauro, danni e trattamento.

Leggi l’intervista integrale sul blog dei National Archives

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ultima modifica 2023-03-15T10:26:24+01:00
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