On line lo schema del Piano della sicurezza per i conservatori digitali

Il documento, a cura dell’Agenzia per l’Italia Digitale, fornisce indicazioni sulla strutturazione e i contenuti informativi del Piano che tutti i soggetti accreditati devono presentare

Lo schema del Piano della Sicurezza per i conservatori digitali

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato il nuovo schema del Piano della Sicurezza per i conservatori accreditati dei documenti digitali. Il documento è stato realizzato per guidare i conservatori nella stesura del Piano, e fornisce a tale proposito indicazioni sulla sua struttura e le informazioni che deve contenere.

Divulgando lo schema, l’Agenzia persegue tre scopi principali: fare in modo che i Piani siano redatti in maniera omogenea da parte di tutti i conservatori accreditati; ridurre i tempi di presentazione delle domande per chi vuole accreditarsi; garantire un livello mino di qualità sia nella produzione dei documenti per l’accreditamento, sia nella gestione dei processi di conservazione.

Una nota sul sito di ANORC, l’Associazione degli Operatori e Responsabili della Conservazione digitale, spiega che:

Il Piano di Sicurezza deve contenere le procedure e le metodologie adottate per la gestione, automatizzata e manuale, del sistema informatico che ospita il Sistema di Conservazione a Norma, e si pone l'obiettivo "di garantire, monitorare e controllare la sicurezza dei sistemi informativi a supporto del Sistema di Conservazione, minimizzando il rischio residuo, assicurando la continuità del business e il soddisfacimento dei requisiti relativi alla privacy e alla protezione dei dati personali trattati dall'organizzazione".
Tali procedure nascono dalle indicazioni tecniche fornite dalle linee guida per la certificazione ISO/IEC 27001:2013, dalle regole tecniche di cui al DPCM 3 dicembre 2013 inerenti il sistema di conservazione dei documenti informatici e dalle linee guida definite all'interno del Codice dell'Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82 del 2005).

L’accreditamento di ParER come conservatore digitale

Dal 22 dicembre 2014, il Polo Archivistico dell’Emilia-Romagna è un conservatore accreditato, ai sensi della circolare dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) n. 65 del 10 aprile 2014, ed è stato inserito da AgID nel primo elenco dei soggetti accreditati per lo svolgimento del servizio di conservazione digitale.

Con l'accreditamento viene riconosciuto ai conservatori il "possesso dei requisiti del livello più elevato, in termini di qualità e sicurezza, per questa delicata e complessa attività".

Inoltre, con l'accreditamento, ParER è abilitato a offrire i servizi di conservazione alle pubbliche amministrazioni le quali, ai sensi dell'art. 5 comma 3 delle Regole tecniche in materia di conservazione digitale (DPCM 3 dicembre 2013), possono affidare i servizi di conservazione a soggetti terzi purché accreditati.

Lo schema del Piano di sicurezza per i conservatori digitali

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