Pubblicato l'ultimo aggiornamento del modello OAIS

Con il Magenta Book del “Reference model for an Open Archival Information System (OAIS)”, CCSDS, The Consultative Committee for Space Data Systems, aggiorna, dopo oltre dodici anni, il modello OAIS, il più importante riferimento internazionale in materia di conservazione a lungo termine di contenuti digitali

CCSDS, The Consultative Committee for Space Data Systems, ha pubblicato di recente la Recommended Practice “Reference model for an Open Archival Information System (OAIS)”.

Cosa si intende per Recommended Practice

Nel mondo della standardizzazione, con il termine Recommended Practice (per identificare il quale si utilizza comunemente anche l’espressione “Magenta book”, dal colore della copertina della pubblicazione), si fa riferimento a un insieme di linee guida, metodi o procedure suggerite per svolgere un'attività in modo efficace e coerente. A differenza di una norma, o standard, con la quale si prevedono requisiti obbligatori o altamente codificati, una pratica raccomandata non è vincolante, pur rappresentando un riferimento autorevole, basato sulle migliori esperienze del settore. Nel caso del modello OAIS, il Magenta Book rappresenta il testo su cui sostanzialmente si basa il relativo standard ISO, attualmente l'ISO 14721:2012.

Una guida aggiornata dello standard OAIS

Nello specifico, il documento in questione, che non è ancora stato ufficialmente approvato, si configura come una guida pratica, aggiornata e approfondita, dello standard OAIS, pubblicato per la prima volta nel 2002, e aggiornato nel 2012, sempre a opera di CCSDS, che si è affermato negli anni come il più importante riferimento internazionale in materia di conservazione a lungo termine dei contenuti digitali, non a caso indicato anche come modello di riferimento nelle Regole tecniche italiane in materia di conservazione digitale.

Un utile inquadramento del nuovo Magenta Book

Annunciando la recente pubblicazione del Magenta Book con un post su LinkedIn, l’esperta di conservazione digitale Danielalucia Calabrese offre un utile e approfondito inquadramento del contesto e degli obiettivi che hanno portato al suo rilascio.

Il Magenta book 2024 - precisa in apertura - non modifica lo standard OAIS ISO 14721 esistente (2012), ma è una buona guida per l'applicazione pratica, introducendo qualche novità ‘croccante’”.

Prima di presentare tali novità, l’esperta elenca i principali elementi specificati dal Modello OAIS, con il quale - scrive - si definiscono “la terminologia e i requisiti funzionali per un sistema (archivistico) dedicato alla conservazione a lungo termine dei documenti digitali”. Tali elementi sono:

  • Entità e ruoli chiave
  • Pacchetti informativi
  • Modello funzionale
  • Modello informativo.

Calabrese precisa anche che “l’OAIS non impone e non ha mai imposto tecnologie specifiche o passaggi implementativi dettagliati”, limitandosi piuttosto a “fornire un quadro concettuale per la gestione di un repository digitale e allo stesso tempo gli attori che prendono parte all'intero processo”. Quindi, tratteggia i principali elementi di contenuto e contributi contemplati nella prima e nella seconda edizione del Modello, rispettivamente la ISO 14721:2003 e la ISO 14721:2012.

Il focus si sposta infine sul Magenta Book pubblicato in dicembre e oggetto di questo articolo.

La necessità di una nuova versione - scrive Calabrese - credo sia chiara a tutti. Dal 2012, le pratiche di conservazione digitale hanno continuato a evolversi, includendo la crescita delle infrastrutture basate su cloud, la maggiore quantità e complessità dei dati, e nuove necessità di interoperabilità. Magenta Book CCSDS 650.0-M-3 (dicembre 2024) (versione ancora non ‘ufficiale’): è un riepilogo ad alto livello delle principali differenze tra le edizioni”.

Successivamente, segue un elenco argomentato dei principali concetti chiave del modello OAIS che vengono espansi e chiariti con la pubblicazione del Magenta Book e costituiscono di fatto il suo principale elemento di novità. Tali concetti chiave, e relativi elementi di novità, sono di seguito elencati in maniera puntuale e sintetica, mentre per gli approfondimenti del caso si rimanda alla lettura del post di Calabrese.

  • Terminologia e Definizioni
    • Aggiunta del concetto di Preservation Objectives
    • Glossario aggiornato
  • Modelli Funzionali
    • Funzione di Preservation Watch
    • Diagrammi rivisti
  • Modelli Informativi
    • Modifiche per migliorare l'allineamento con lo standard PAIS (Producer-Archive Interface Specification)
    • Ulteriori dettagli sulle tecniche di conservazione, oltre alla migrazione digitale
  • Interoperabilità degli Archivi
    • Introduzione di nuovi tipi di interazione tra archivi
    • Livelli di interoperabilità meglio definiti
  • Modifiche alle Appendici.

Leggi il post di approfondimento di Danielalucia Calabrese su LinkedIn

Consulta il Magenta Book “Reference model for an Open Archival Information System (OAIS)”

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ultima modifica 2025-02-07T12:44:44+01:00
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