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Introduzione

focus - foto di Romain Vignes via Unsplash

Lo sviluppo di nuove soluzioni di intelligenza artificiale a supporto della valorizzazione dei beni del patrimonio culturale è stato oggetto di un recente approfondimento a firma di Antonella Guidazzoli e Maria Chiara Liguori, pubblicato su Agenda Digitale. L’articolo si focalizza in particolare su alcuni casi d’uso realizzati nell’ambito del progetto “I.PaC, Infrastruttura e servizi digitali per il Patrimonio Culturale”, promosso dal Ministero della Cultura e finanziato con i fondi del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

L’applicazione degli strumenti di intelligenza artificiale (AI) al patrimonio culturale — si legge in apertura — è la nuova frontiera nella gestione e interrogazione di contenuti in ambito digital humanities.

L’applicazione di flussi di lavoro tecnologici, combinando la digitalizzazione e gli strumenti di intelligenza artificiale, infatti, mira a rendere la gestione e l’interrogazione dei contenuti culturali molto più rapidi ed efficienti. 

Questo progresso tecnologico consente di ridurre drasticamente il tempo necessario per valutare le fonti e di rafforzare la ricerca con studi quantitativi che prima richiedevano tempi di esecuzione molto lunghi”.

Di seguito l’indice degli argomenti affrontati nell’articolo:

  • Intelligenza artificiale e patrimonio culturale il contesto progettuale

  • Strumenti di intelligenza artificiale per il patrimonio culturale

  • Intelligenza artificiale applicata ai quotidiani storici

  • Intelligenza artificiale per il riconoscimento della scrittura manuale

  • intelligenza artificiale e riconoscimento di immagini nel patrimonio culturale

  • Intelligenza artificiale e riconoscimento di entità nominate

  • Potenzialità e limiti dell’intelligenza artificiale nel patrimonio culturale

Leggi l’articolo su Agenda Digitale

Ultimo aggiornamento: 06-06-2025, 12:20