Linee guida sull’attuazione e integrazione dei dati: le novità normative in materia di Fascicolo sanitario elettronico

Sara Marmo sul sito di Agenda Digitale illustra in un articolo le novità introdotte con i due decreti ministeriali in materia di fascicolo sanitario elettronico.

Agenda Digitale ha pubblicato un articolo a firma di Sara Marmo, dedicato alle novità introdotte con i due decreti ministeriali in materia di fascicolo sanitario elettronico pubblicati nello scorso luglio in Gazzetta Ufficiale, con i quali sono state adottate le nuove Linee guida per l’attuazione dello strumento e sono state fornite indicazioni in materia di integrazione dei dati che lo compongono.

Il primo decreto - scrivono gli autori in apertura dell’articolo - è un prodotto ‘corale’, emerso a seguito del confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome ed è stato emanato dal Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale.
Obiettivo precipuo del secondo decreto è, invece, l’espansione di dati e documenti che gli assistiti potranno trovare nei propri fascicoli, ma anche l’eliminazione di una delle criticità di cui ha risentito fino ad oggi l’attuazione proficua del FSE: un’applicazione frammentaria e disomogenea a due (o più) velocità, che ha reso impossibile il dialogo tra le Regioni e le Province Autonome, i cui sistemi parlano linguaggi informatici diversi, con centinaia di soluzioni software differenti.
Le 20 regioni devono agire all’unisono non come ‘monadi’ sanitarie digitali, e le citate Linee Guida, come previsto dal PNRR, intendono sintetizzare ed emendare tutte le precedenti raccomandazioni e divenire la base per l’attuazione della Missione 6 nel periodo 2022-2026 imponendo la progettazione e lo sviluppo di un sistema nazionale uniforme da realizzare entro 3 mesi dalla loro entrata in vigore. Tale è il tempo concesso a Regioni e Province Autonome per presentare i piani di adeguamento per aggiornare i propri sistemi e ricevere le risorse finanziarie per eseguirli
”.

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