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Il movimento Occupy e le sfide della “conservazione 2.0” Il movimento Occupy e le sfide della “conservazione 2.0”

Il collettivo Activist Archivists è stato creato presso la New York University nello scorso ottobre, con lo scopo di preservare nel lungo periodo la grande quantità di contenuti digitali prodotti dagli attivisti di Occupy Wall Street. Il blog sulla conservazione digitale della Library of Congress ha intervistato uno dei suoi promotori, il professor Howard Besser

I videogame della Library of Congress I videogame della Library of Congress

David Gibson è un tecnico della biblioteca statunitense, attualmente impegnato in un progetto per la catalogazione e la conservazione a lungo termine di circa 3.000 videogiochi. Il blog sulla conservazione digitale della biblioteca lo ha intervistato per capire i principali aspetti critici che caratterizzano questo progetto, e più in generale gli obiettivi e le coordinate che stanno ispirando il lavoro del suo team

I social media nuovo incubo degli archivisti? I social media nuovo incubo degli archivisti?

Dopo il primo annuncio ufficiale via Twitter da parte del Governo del proprio Paese, una giornalista canadese si è chiesta se e come si possa gestire e conservare la sterminata mole di dati e informazioni prodotta sui canali social. Le sue risposte sono molto pessimiste a riguardo, ma sempre in Canada c'è chi tende ad essere meno drastico, e ricorda le analoghe grida d'allarme lanciate anni fa all'esplosione del fenomeno e-mail

Il data journalism e il racconto della tragedia di Hillsborough Il data journalism e il racconto della tragedia di Hillsborough

Nei giorni scorsi il Governo inglese ha chiesto scusa ai familiari delle 96 persone che nel 1989 morirono allo stadio di Sheffield in occasione di una semifinale di coppa d’Inghilterra. Per anni, mentendo, le forze dell’ordine hanno attribuito il disastro alla furia degli hooligans, ma un nuovo rapporto, stilato grazie alla diffusione di una grande quantità di informazioni pubbliche, ha svelato le loro responsabilità e i successivi tentativi di insabbiare la verità

Manoscritti, l’unica salvezza è nel digitale Manoscritti, l’unica salvezza è nel digitale

Facendo riferimento a diversi progetti realizzati in prima persona, il monaco benedettino Columba Stewart sostiene che solo la tecnologia e la digitalizzazione possono preservare la memoria e i saperi custoditi negli antichi documenti scritti a mano, attualmente custoditi in aree del mondo caratterizzate da una forte e imprevedibile instabilità

Londra 2012: tutti i dati on line, ma tra 15 anni Londra 2012: tutti i dati on line, ma tra 15 anni

L’Archivio Nazionale inglese ha raggiunto un accordo con i promotori dei Giochi che porterà alla conservazione, e a partire dal 2027 anche alla pubblicazione di tutti i contenuti digitali prodotti nell’ambito della loro organizzazione. Tra i dati, in questo caso disponibili fin da subito, figurano anche i materiali pubblicati sui siti e sui social media legati all’evento

Le sfide dell'archeologia digitale nell’era dei videogame Le sfide dell'archeologia digitale nell’era dei videogame

Il blog sulla conservazione digitale della Library of Congress dedica un’intervista al professoressa Kari Kraus, a margine della sua partecipazione al meeting DigitalPreservation 2012, svoltosi in luglio. Nell’articolo, tra le altre cose, si discute di come cambiano gli approcci alla conservazione quando si ha a che fare con contenuti multimediali, quali i videogiochi, che possono cambiare anche profondamente a seconda delle varie esperienze d’uso

“Encoding finding aids”, on line un report “Encoding finding aids”, on line un report

Lo segnala il blog “Archivistica e dintorni”. Il “Report of the Ad Hoc Committee for Development of a Standardized Tool for Encoding Archival Finding Aid” è scaricabile on line dal sito del Comitato sugli Standard Descrittivi del Consiglio Internazionale degli Archivi

Immagini, storie e messaggi, cresce l’archivio digitale dell’11 Settembre Immagini, storie e messaggi, cresce l’archivio digitale dell’11 Settembre

L’archivio, creato e curato dal Center for History and New Media e dall’American Social History Project/Center for Media and Learning, fa parte dal 2003 delle collezioni della Library of Congress. Oltre 150.000 i contenuti digitali al momento archiviati e offerti on line al pubblico, per proporre un racconto collettivo sulla tragedia delle Twin Tower

Dalla carta carbone a Wikileaks, tempi duri per i segreti Dalla carta carbone a Wikileaks, tempi duri per i segreti

Facendo riferimento al clamore suscitato in America dalla pubblicazione delle testimonianze di un ex marine che ha preso parte all'uccisione di Bin Laden, un articolo di Amy Zegart per Foreing Policy sostiene l'inadeguatezza del sistema di segretazione delle informazioni, introdotto nel 1951 e tuttora in vigore, mentre si assiste alla sempre più frenetica e incontrollata circolazione delle notizie e delle conoscenze

Apertura e partecipazione vs. rigore e accuratezza, il dibattito sul crowdsourcing coinvolge anche gli storici Apertura e partecipazione vs. rigore e accuratezza, il dibattito sul crowdsourcing coinvolge anche gli storici

Il dilemma è sempre lo stesso che si pone dalla nascita di Wikipedia: è bene coinvolgere comunità di volontari per la realizzazione di progetti scientifici ed accademici altrimenti difficili da realizzare a causa degli alti costi, o solo gli esperti possono garantire la riuscita di operazioni ad alto tasso di conoscenza? Stavolta se ne discute con un articolo del Chronicle of Higher Education dedicato alla sempre più numerose iniziative 2.0 che mirano alla costruzione e all’arricchimento degli archivi storici

L’oblio digitale come alba di un nuovo Medio Evo? L’oblio digitale come alba di un nuovo Medio Evo?

È a partire da questa forzatura, e in particolare dal paragone con l’incendio della biblioteca di Alessandria, che un articolo dell’Economist sostiene l’importanza di tracciare la memoria di Internet e conservare, specie attraverso iniziative pubbliche, i tanti dati, contenuti e documenti che rischiano di scomparire a causa del sempre più frenetico e incessante cambiamento tecnologico

On line la nuova versione dello standard OAIS On line la nuova versione dello standard OAIS

OAIS (Open Archival Information System), il più importante standard per la conservazione digitale a lungo termine, è stato aggiornato e approvato formalmente da ISO (ISO 14721:2012). Un post sul blog di Barbara Sierman riassume ed elenca le principali novità contenute nell’aggiornamento

Dai floppy all’archivio musicale, nuova vita per le opere di un compositore americano Dai floppy all’archivio musicale, nuova vita per le opere di un compositore americano

Come cambia il lavoro di archivisti e curatori quando le opere nascono in digitale e spesso rischiano di scomparire a causa dell’obsolescenza di software e supporti? Alla domanda prova a rispondere il blog sulla conservazione digitale della Library of Congress, facendo luce su un progetto della New York Public Library che ha permesso di recuperare importanti materiali musicali appartenuti ad un artista scomparso a soli 35 anni

Il caso dell’estate: come perdere e ritrovare tutti i propri dati on line Il caso dell’estate: come perdere e ritrovare tutti i propri dati on line

Facendo riferimento all’edizione americana di Wired, il Post ha sintetizzato e ricostruito la singolare vicenda del giornalista Mat Honan, vittima di un attacco hacker andato a segnato sfruttando molteplici falle di sicurezza dei tanti servizi on line quotidianamente usati da milioni di utenti, e simbolo involontario di uno scenario che vede sempre più minacciata, spesso anche da rischi gravissimi, la gestione dei dati personali gestiti tramite cloud computing

“Per non dimenticare”, on line gli atti dei processi bolognesi sul terrorismo e le stragi “Per non dimenticare”, on line gli atti dei processi bolognesi sul terrorismo e le stragi

Un progetto promosso dal Tribunale di Bologna, dall’Archivio di Stato e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna porterà a digitalizzare e rendere liberamente consultabili in rete i fascicoli giudiziari. Fondamentale il contributo del Polo Archivistico Regionale dell’Emilia-Romagna, che provvederà alla corretta conservazione digitale di questa importante documentazione storica

Il NY Times: dopo il black out in Virginia tuoni e fulmini sulla sicurezza del cloud Il NY Times: dopo il black out in Virginia tuoni e fulmini sulla sicurezza del cloud

Nella notte del 29 giugno una tempesta abbattutasi sulla costa est degli Stati Uniti ha causato il blocco di alcuni servizi in remoto messi a disposizione da Amazon per il funzionamento di numerose applicazioni web, tra le quali Netflix, Pinterest e Instagram. Facendo riferimento all’accaduto, la testata americana evidenzia i rischi derivanti da quella che definisce una crescente dipendenza dal cloud computing, e ipotizza alcuni scenari per migliorare le condizioni di sicurezza

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ultima modifica 2024-07-09T15:14:05+02:00
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