Verso il Portafoglio Europeo di Identità Digitale: un approfondimento sul nuovo Regolamento eIDAS
Dopo il raggiungimento dell’accordo tra Parlamento Europeo e Consiglio dell’UE riguardante l’introduzione del cosiddetto “digital wallet” - nuovo servizio fiduciario specifico sull'archiviazione elettronica dei dati che avrà un impatto anche sulla normativa italiana in tema di conservazione dei documenti informatici - su Agenda Digitale è stato pubblicato l’articolo “Nuovo eIDAS, ecco cosa cambierà con l’accordo sull’identità digitale europea”, a firma di Giovanni Manca. Di seguito l’introduzione.
“Il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le norme eIDAS per quanto riguarda l’istituzione di un quadro per un’identità digitale europea è stato approvato dal trilogo (il gruppo negoziale composto dalla Commissione, il Consiglio e il Parlamento). Per la definitiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale comunitaria mancano solo due passi formali: la ratifica nella commissione parlamentare ITRE e poi quella finale del Parlamento.
Il percorso di questa cruciale norma era iniziato il 3 giugno 2021 con la pubblicazione della proposta iniziale della Commissione che, prima della sopra citata approvazione ha percorso sentieri complessi e accidentati.
Il titolo del regolamento è già chiara indicazione dell’obbiettivo primario, un’identità digitale europea. La modalità mediante la quale si raggiunge questo obbiettivo è il Portafoglio Europeo di Identità Digitale (European Digital Identity Wallet – EDIW).
Il EDIW è definito come “un mezzo di identificazione elettronica che consente all’utente di conservare, gestire e convalidare in modo sicuro i dati di identità e le attestazioni elettroniche degli attributi, per fornirli alle parti facenti affidamento e ad altri utenti dei Portafogli Europei di Identità Digitale, e per firmare mediante firme elettroniche qualificate o per sigillare mediante sigilli elettronici qualificati”.
La messa in opera del Portafoglio Europeo consente di utilizzare un’unica identità digitale in tutta l’Unione per tutti i servizi in rete o, come definito nel regolamento, fuori rete”.