Intelligenza artificiale e ricerca storica: i cambiamenti in atto

Al tema, con particolare riferimento all’evoluzione del concetto di fonte storica, è dedicato un approfondimento di Matteo Valeriani pubblicato su Agenda Digitale

Come cambiano i concetti di fonte e ricerca storica con l’affermazione delle tecnologia di intelligenza artificiale. All’argomento è dedicato un approfondimento a firma di Matteo Valleriani pubblicato su Agenda Digitale. “L’integrazione dell’intelligenza artificiale negli studi storici - si legge nell’abstract - rappresenta una svolta epocale. Attraverso tecniche avanzate come la Explainable AI, i ricercatori possono gestire grandi volumi di dati storici, accelerando il processo di analisi e offrendo nuove prospettive”. Di seguito l’introduzione:

Possiamo immaginare un’intelligenza artificiale che scrive la nostra storia? Posta in questi termini, la risposta è attualmente negativa. Tuttavia, siamo già a buon punto nel processo di integrazione delle tecnologie digitali, in particolare dell’intelligenza artificiale, negli studi storici. Ma come avviene questo cambiamento e con quali implicazioni?

Negli ultimi vent’anni, il campo delle ‘Digital Humanities’ (DH) si è affermato come parte integrante degli studi storici. Tuttavia, l’uso di applicazioni più avanzate, come i modelli della teoria dei sistemi complessi o il machine learning (ML), rimane ancora raro. Gli sviluppi recenti, però, indicano una rapida integrazione di questi approcci, promettendo di trasformare non solo la pratica storica ma anche la ricerca e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale stessa”.

Leggi l’articolo integrale su Agenda Digitale

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ultima modifica 2025-01-08T10:47:19+01:00
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